MARVELIT
presenta:
GLI INCREDIBILI
X-MEN
L’attacco della Covata
Evolutionary War
Le Ombre di
Farouk
Di Tobia & Mickey
Questa Ultimate Edition raccoglie i primi quattro numeri della
serie GLI INCREDIBILI X-MEN MarvelIT, più varie parti estratte dall’episodio 12
della serie L’UOMO RAGNO, in cui gli X-Men compaiono come ospiti e succedono
degli eventi importantissimi per la continuità. A livello di continuity, gli
eventi qui narrati sono precedenti agli eventi di X-MEN 1, mentre sono
contemporanei a GENERATION X 1/2, GAMBIT 1/4 e IRON MAN 4.
CAPITOLO 1
SITUAZIONI MUTANTI
Da GLI INCREDIBILI X-MEN 1
Di Tobia & Mickey
Massachusets Academy, Boston. Una settimana fa. Emma Frost è seduta alla sua
scrivania, mentre suona il telefono per l’ennesima volta. "Pronto? Salve
signora. Sì, alcuni degli studenti di questa scuola sono mutanti. No, suo
figlio non corre nessun pericolo, solo perché sono mutanti non significa che
siano contagiosi… Certo, provvedo subito a ritirare l’iscrizione di suo figlio.
Arrivederci." Riaggancia il telefono. "Brutta baldracca
fascista!!!"
"Emma?" Sean Cassidy, vicepreside della scuola, entra nell’ufficio
"Cosa succede?"
"Chiamo Xavier, Sean. Dobbiamo trasferire i ragazzi, non possiamo
permetterci di tenere aperta la scuola, ora che la copertura è saltata."
Westchester. Stanza
di Psylocke e Angelo. Molti vedono l'amore, e soprattutto il sesso fra due
persone che si amano, come qualcosa di bello. Lo stesso vale per Warren
Worthington, detto Angelo, e Betsy Braddock, detta Psylocke, due membri degli
X-men, attualmente nel letto della loro camera privata dell'istituto, intenti a
fare l'amore. Raramente Betsy si è trovata così in sintonia con il suo partner,
un'intesa psicofisica pressoché perfetta. Fatto sta che, una volta all'apice
del suo piacere, Psylocke si rende conto di non aver mai goduto tanto in tutta
la sua vita. E questo andrebbe bene per chiunque. Ma quando sei un X-man e hai
il compito di contenere nei recessi della tua mente la minaccia per l'umanità
detta Re delle Ombre - un essere psionico molto molto potente - non puoi
permetterti di avere un orgasmo tanto intenso da farti perdere la concentrazione
e usare anche se in maniera inavvertibile i tuoi poteri telepatici. Ecco perché
non semp re il sesso è una cosa positiva. In quel preciso momento di debolezza,
il Re delle Ombre ha l'occasione che aspettava ormai da mesi per liberarsi. Non
ci era riuscito neanche quando Psylocke era stata costretta ad usare i suoi
poteri mentali - negati dal momento della detenzione psionica - per una crisi
nell'ambiente mutante[I]
Amahl Farouk proruppe a livello conscio di Betsy con molta cautela, facendo
attenzione a non destare sospetti in Angelo. Il corpo della Braddock ha un
momento di cedimento. " Amore, tutto bene? Pensavo che..."
"No, Warren, non preoccuparti... è stato solo l'orgasmo piu' intenso della
mia vita" le dice con tutta la sua sensualità il nemico degli X-men, che
ormai ha preso il totale controllo del corpo della telepate ninja. E intanto la
coscienza della ragazza viene sepolta viva negli anfratti più inaccessibili
della sua stessa psiche. –Pensi davvero che Xavier non si accorgerà di niente,
eh, ....?– –Cara Betsy, hai fatto un grosso errore di valutazione... sommerò le
nostre facoltà psioniche e le difese psichiche che sarò in grado di edificare
non permetteranno neanche al tuo caro Charles di capire alcunché...–
"Cosa sta succedendo fuori?" Warren si alza, si infila i pantaloni e
apre la porta. Un plasmoide gli esplode proprio sotto il naso. –No! Non può
essere lei!– Purtroppo i suoi timori vengono subito confermati: Jubilee è
tornata!
"Togliti dai piedi, Angioletto! Se acchiappo quel deficiente di
Skin…" La giovane mutante continua la sua corsa spericolata per i
corridoi. Arcangelo ancora non riesce a credere ai suoi occhi.
"Ebbene sì, Warren, Jubilee è tornata, insieme agli altri membri di
Generation X."
"Tempesta! Ma cosa sta succedendo?"
"Succede che Emma Frost ha dovuto chiudere la sua scuola, dopo che si è
sparsa la voce che alcuni studenti erano mutanti."
"E noi dobbiamo sorbirci tutti questi ragazzini? Dov’è il Professore?
Voglio parlare con lui!"
"È a Boston, con Sean e Emma, per definire il trasferimento della scuola.
Tra poco poi arriveranno anche altri giovani contattati da Charles…"
"Dannazione…"
"Che ti prende, Warren? Non credi che anche questi ragazzi hanno diritto
ad avere l’insegnamento di Charles come l’hai avuto tu?"
"Non gli nego certo questo, ma non mi obbliga nessuno a restare qua!
Betsy, torniamo a Soho!"
"Io…" il Re delle Ombre valuta la situazione: tanti giovani mutanti
sono a sua disposizione "preferirei restare qua ad aiutare questi giovani
ad inserirsi. E poi non so quanto convenga tornare a New York, con tutto quello
che sta succedendo:"
"Ok, fai come vuoi, ti chiamo stasera:" Così dicendo Arcangelo si
veste, esce sul balcone e spicca il volo verso New York. Tempesta resta sulla
soglia della camera dei due.
"Testardo come al solito. Ma perché non sei andata con lui,
Elizabeth?" Il Re delle Ombre ha ormai assorbito tutti i ricordi di Betsy:
"Non ho niente contro i ragazzini, Tempesta, anzi! Dimentichi che io e mio
fratello abbiamo cresciuto decine di bambini mutati, i Warpies[II]?"
”Ok. Ah, fai attenzione a Gateway, dopo che ha teleportato i ragazzi qui, è
rimasto in cortile." Psylocke ha un moto di disappunto nell’apprendere
ciò, ma Tempesta non lo nota.
Ororo si reca nel
suo attico, un’oasi di pace nel clima tumultuoso della scuola. Con i suoi
poteri di controllo atmosferico crea delle piccole nuvole sopra le piante
tropicali che arredano l’ambiente. Poco dopo il rumore dello scrosciare della
pioggia riempe la stanza. Una zaffata di zolfo raggiunge Tempesta, la quale
senza neanche girarsi si rivolge all’amico Nightcrawler.
"Kurt! Quante volte ti devo dire di non teleportarti nel mio attico? La
puzza che lasci è tremenda!"
"Scusa, Ororo! È che ti ho visto pensierosa negli ultimi tempi… c’è
qualcosa che non va?"
"È Charles… il Professore ha qualcosa in testa, e non sono sicura di
condividere quello che ha in mente per il gruppo."
"Che vuoi dire? Noi siamo gli X-Men! Gli eroi senza macchia e paura che combattono
per salvare un mondo che li teme, è questo che siamo!"
"Lo fai sembrare la cosa più naturale del mondo, Kurt, ma la situazione
sta peggiorando… Charles sta pensando di correre ai ripari, ma ho paura che
anche lui abbia dimenticato il sogno."
"Dici? Guarda Cable! Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe stato uno dei più
grandi difensori del sogno di Charles quando lo incontrammo? Ci sono vari
metodi per perseguire il sogno di Xavier, Ororo! L’ho capito lavorando insieme
a Pete Wisdom!"
"Hai ragione Kurt, ma non sono sicuro che gli X-Men debbano per forza
piegarsi ai loro nemici in questo modo. Forse stiamo dimenticando il nostro
scopo principale, proteggere l’umanità dai mutanti malvagi, in modo da far
cadere i pregiudizi sui mutanti."
"Ma questo non verrà mai meno negli X-Men!"
"Certo, ma uscire allo scoperto, proporci all’opinione pubblica, potrebbe
limitare molto le nostre azioni. La nostra semiclandestinità, negli ultimi
tempi, ci è spesso stata di grande aiuto."
"Hai ragione Ororo, ma dimentichi che un altro degli scopi degli X-Men è
crescere i giovani mutanti, e come potremmo farlo continuando a restare
nascosti? Abbiamo bisogno di guadagnarci la fiducia della gente.”
"A proposito, Kurt! I ragazzi sono nei sotterranei che si allenano. Sarà
meglio andare a dare un’occhiata."
Cable è nella Stanza
del pericolo. In piedi, squardo impassibile, osserva i vari giovani mutanti che
si stanno allenando, cercando di dare delle valutazioni per ognuno di loro: i
membri di Generation X sembrano i più esperti, soprattutto M e Husk, dimostrano
di saper muoversi nelle situazioni di pericolo, anzi, sembra che abbiano
studiato alla perfezione alcune manovre degli X-Men. Jubilee tradisce
un’esperienza maggiore degli altri, ma i suoi movimenti sono più istintivi.
Skin, Synch, Chamber e Penance si muvono bene, ma mancano di sicurezza. Gli
altri mutanti sono molto più inesperti, a parte Marrow, combattente
eccezionale. Maggot e Bolt hanno già avuto esperienze con dei supereroi, gli
X-Men e Maverick, ma hanno ampi margini di miglioramento. Primal e Alchimia,
invece sono molto impacciati.
"Ti riesce bene la parte del sergente di ferro, Nathan! Non dovresti
dargli un po’ di respiro?"
"Ororo! Questi ragazzi devono sviluppare i loro poteri, è per il loro
bene. Non voglio seppellire altri X-Men, mi è bastato mio padre[III]!"
"Ti pesa ancora, Nathan?"
"Dovevo esserci io al suo posto. Non voglio che la mia negligenza si
ripercuota ancora sugli X-Men."
"Sei troppo duro con te stesso, mein freund!" la voce proviene
dall’ombra "Per quanto la gente voglia credere il contrario, siamo solo
esseri umani!"
"Nightcrawler?!? Da dove sbuchi? Non ho sentito la zaffata di zolfo che
provochi quando ti teletrasporti!"
"Mi deludi, Cable! Non eri tu quello che diceva che conoscere gli alleati
era più importante che conoscere i nemici? Hai dimenticato che posso
confondermi con le ombre?" Cable fa una smorfia, mentre nell’ombra si
iniziano a distinguere due occhi gialli ed un sorriso beffardo.
Piani superiori.
Rogue è in cucina. Davanti a lei un barattolo di gelato al cioccolato ormai
quasi a metà. La bella sudista si sta rigirando il cucchiaio tra le dita,
pensando a Gambit. Negli ultimi tempi si sono allontanati, Remy è sempre
circondato di belle donne come Sekmhet Conaway e sempre più spesso si allontana
dall’Istituto senza dire nulla. Proprio ora che aveva scoperto che i poteri di
lui potevano neutralizzare i suoi, quei maledetti poteri che le hanno sempre
impedito di toccare qualcuno senza assorbire la sua personalità ed i suoi
ricordi… Il telefono squilla all’improvviso, spazzando via questi pensieri.
"Istituto Xavier… Lila? Lila Cheney? Che sorpresa! Sono Rogue! No, il
Professore non c’è. Scusa, ma sento molte interferenze…" C’è un lampo rosa,
e Rogue si ritrova Lila davanti agli occhi.
"Adesso va meglio?"
"Lila? Ma come…"
"Sono una teleporta spaziale, Rogue. In effetti le comunicazioni da
Deneb-7 non sono di buon livello."
"Benvenuta comunque. I ragazzi saranno entusiasti di vederti. Paige è una
tua fan si da quando stavi con suo fratello."
Soho, qualche ora
dopo. Arcangelo si sta dirigendo verso il suo attico, quando un’esplosione
attira la sua attenzione. Si dirige verso il luogo della deflagrazione, ed una
volta arrivato osserva perplesso i resti dell’appartamento distrutto.
"Questo posto lo conosco… Ma certo! È il vecchio appartamento di
Wolverine! È solo una coincidenza o…" Un’altra esplosione. Warren ha paura
di controllare l’origine dello scoppio. Alzandosi in volo scopre che i suoi timori
sono fondati: il suo lussuoso attico è in fiamme.
Westchester. Paige
bussa alla porta della camera che gli X-Men hanno gentilmente offerto a Lila
Cheney.
"Avanti"
"Ah… salve signora Cheney! Io sono Paige Guthrie, la sorella di Sam…"
"Signora!!! Ti sembra il caso di darmi della signora?"
"Ah… no, mi scusi signora!"
"Sigh! Ad ogni modo Sam mi aveva parlato molto di te…"
"Davvero?!? Sa, io sono una sua grandissima fan, e…" Paige si blocca.
Davanti ai suoi occhi Lila inizia a cambiare, ad assumere una forma che ha
visto nei file degli X-Men: Lila Cheney è
stata infettata dalla Covata!
CAPITOLO 2
INFEZIONE
Da GLI INCREDIBILI X-MEN 2
Di Tobia
Manhattan, New York.
Arcangelo vola intorno ai resti fumanti del suo lussuoso attico, in cerca di
indizi sui responsabili dell’esplosione della sua dimora. Una sagoma si muove
nell’ombra. L’X-Man la scorge, ma non fa a tempo a reagire che una raffica di
colpi energetici lo colpisce. La figura si affretta a scappare, mentre il corpo
esanime di Arcangelo precipita sopra i resti dell’attico.
Istituto Xavier,
Westchester. Cable e Tempesta stanno discutendo animatamente.
"Te lo ripeto, Ororo! Gambit non è un elemento affidabile della squadra. È
insofferente all’autorità, non sappiamo nulla del suo passato e le sue numerose
assenze ci impediscono di contare su di lui."
"Nathan, sono stata io a portarlo negli X-Men. Credo di conoscerlo meglio
di chiunque altro, tranne forse Rogue. E non mi sento di mettere in dubbio la
sua lealtà. Dicevamo le stesse cose di Wolverine, una volta!"
All’improvviso un’allarme risuona per la villa. –Presenza aliena ostile.
Denominazione: Covata. Locazione: sotterranei.–
Il volto di Tempesta tradisce emozioni di paura e rabbia, mentre Cable si
dirige verso un terminale del computer: "Priorità alfa, idententificativo
Cable. Sigillare tutti gli accessi ai sotterranei immediatamente. A tutti
coloro che sono all’esterno: recarsi al più presto in cucina!"
Non appena finisce la frase si materializza Nightcrawler, e pochi istanti dopo
arrivano Rogue, Psylocke, Chamber, M e Skin. Tempesta conta i presenti, quindi
si rivolge a loro:
"Ci sono 10 persone nei sotterranei, Lila Cheney, Husk, Penance, Jubilee,
Synch, Bolt, Alchimia, Maggot, Marrow e Primal. Non sappiamo chi sia stato
infettato e chi no. Kurt, teletrasportati e fai una ricognizione. Se possibile
tira fuori qualcuno, ma non rischiare…"
"Farò il possibile, Ororo!" e così dicendo scompare in una nuvola di
zolfo
"…Rogue, vai a chiamare Gambit. Betsy, mettiti in contatto con Moira
MacTaggart. Se c’è di mezzo la Covata potrebbe avere delle informazioni utili.
Cable, controlla che non si possa uscire dai sotterranei!"
Skin appare visibilmente contrariato.
"Ehi, chica! Ci sono i miei amici là sotto! Non vorrai rinchiuderli con
quelle bestie?"
Cable si gira verso il giovane mutante.
"Ragazzino, la nostra priorità è evitare che gli schifoidi scappino e si
diffondano sulla Terra, capito? Poi pensiamo a salvare i sopravvissuti. Ora
stai buono e lasciaci lavorare!"
"Ok, hombre!" Skin non credeva che gli occhi di Cable possedessero
una tale autorità.
Manhattan, New York.
"A quanto pare ti hanno tarpato le ali, angioletto!"
Warren riprende conoscenza udendo questa voce roca. Un aspre odore di sigaro
gli riempe le narici.
"Wolverine? Coff-Coff. Cos’è successo?"
"Non lo so, cocco. Qualcuno ha fatto saltare in aria i nostri appartamenti
e ti ha steso. Sento un odore familiare, ma non riesco a riconoscerlo."
"Io torno a Westchester. Se qualcuno ha preso di mira gli X-Men gli altri
devono essere avvertiti. Vieni con me?"
"Vai avanti. Ho la mia moto parcheggiata qui sotto."
Istituto Xavier,
Sotterranei. Jubilee ha paura. Non dovrebbe, lo sa. Cerca di mantenere la
calma, sa che è l’unica che conosce bene la Covata e gli altri si aspettano che
li guidi. D’altronde è stata lei a dare l’allarme, quando ha visto Paige mutare
forma e infettare Bolt. Ora si ritrova a capo di un gruppo di ragazzini
impauriti. Asserragliati nella Stanza del Pericolo ci sono lei, Penance, Synch,
Alchimia, Primal e Maggot.
Gli occhi di Penance la fissano pieni di interrogativi. Maggot si fa avanti:
"Cosa facciamo, Jubilee? Ci hanno lasciati quassotto a morire!"
"Non dire idiozie, scimmione! Volevi che corressero il rischio di lasciare
gli schifoidi liberi di scorrazzare per la Terra? Ora sta a noi fare qualcosa."
"Ma cosa possiamo fare?" grida Alchimia "Noi non siamo gli
X-Men! Siamo solo dei ragazzi!"
"Anche loro lo erano, ma alla prima uscita sconfissero Magneto. Dobbiamo
stare unit e sfruttare quello che ci hanno insegnato!"
Si sente un tonfo. Tutti si girano verso la porta, e gli occhi di ciascuno di
loro tradiscono un profondo terrore. Jubilee cerca di tranquillizzarli:
"Non possono abbatterla!"
Primal passa immediatamente alla sua forma rettile. "Jubilee, ho letto nei
files di McCoy che la Covata mantiene i poteri degli individui che assorbe, e
Husk potrebbe facilmente aprirsi un varco con i suoi poteri!"
Le luci saltano e i ragazzi sentono la porta squarciarsi. Jubilee, dopo un
attimo di smarrimento, urla:
"Everett! Sincronizzati con i miei poteri e fai luce!"
I due compagni di squadra fanno luce, ma lo spettacolo che gli viene offerto è
straziante: Maggot è a terra, mentre Bolt lo sta infettando. Husk si fa avanti
minacciosa, in una forma transitoria tra umano e schifoide dalla pelle
adamantina. I giovani sono come paralizzati; Alchimia cade preda di una crisi
isterica e si butta a terra piangendo, mentre Penance scatta e si lancia contro
Paige, la quale se la scrolla di dosso facilmente, lanciandola contro il muro.
"Vi ho trovati, finalmente! Di qua, presto!"
La voce proviene dal condotto della manutenzione. Jubilee si gira e vede
Marrow.
"Seguite Marrow", urla, mentre afferra Penance priva di sensi,
procurandosi numerosi tagli. Synch è il primo ad entrare nel condotto, seguito
da Primal. Jubilee entra, trascinandosi dietro Penance. Girandosi, vede
Alchimia ancora a terra.
"Muoviti!", gli urla, ma ormai Husk è sopra di lui. Jubilee si volta,
ma l’urlo del giovane inglese risuona per tutti i sotterranei.
Nightcrawler ode
l’urlo e si teletrasporta nella Stanza del Pericolo giusto in tempo per
assistere alla macabra scena. Mentre gli schifoidi si rivolgono verso di lui,
scorge Marrow nell’atto di chiudere il condotto e le urla:
"Il tunnel dei Morlock! Raggiungetelo e sigillatelo!!!"
Una scarica elettrica lo tramortisce ed in un istante si ritrova Bolt addosso.
–Unglaubich! Devo teletrasportarmi in fretta, o sono finito!–
L’alieno si sta già preparando a depositare il suo uovo quando la nuvola di
zolfo lo disorienta. Non appena si riprende, Nightcrawler è scomparso e l’uovo
si contorce sul pavimento senza alcun supporto vitale, spegnendosi dopo pochi
istanti.
Tempesta è ai piani
superiori che valuta la situazione. Sa bene quanto è pericolosa la Covata, sa
che i ragazzi nei sotterranei hanno ben poche possibilità di sopravvivere.
Eppure non può correre il rischio che gli schifoidi si diffondano, sa bene cosa
vuol dire essere infettati. Sa che nei sotterranei, con la sua claustrofobia,
sarebbe di poco aiuto ai ragazzi, quindi non le resta che aspettare
Nightcrawler e coordinare una spedizione di salvataggio. Senza dubbio i più
adatti ad operare nelle tenebre sono Gambit, Nightcrawler e Psylocke, ma non è
che possano fare molto contro la Covata…
"Ororo?"
"Cosa c’è, Nathan?"
"L’unica via d’uscita dai sotterranei è il tunnel dei Morlock. Ho già
comunicato telepaticamente a Nightcrawler di chiuderlo."
"Ottimo lavoro, Nathan. Ora dobbiamo pensare a come salvare i
superstiti."
Rogue si precipita nella stanza, visibilmente preoccupata.
"Ororo! Remy è scomparso!"
"Te lo avevo detto, Ororo! Non possiamo fare affidamento su di lui!"
"Zitto Nathan! Questo cambia le carte in tavola… Dei presenti, solo
Nightcrawler e Psylocke possono…"
Una zaffata di zolfo riempie la stanza, Nightcrawler appare e si accascia al
suolo.
"Kurt? Cos’è successo?"
"È peggio di quanto pensassimo, Ororo! I ragazzi stanno cadendo come
mosche! Jubilee e Marrow stanno guidando fuori i superstiti, ma Husk, Bolt,
Maggot e Alchimia sono già stati infettati. Non ho visto Lila, credo sia la
regina."
"Il tunnel? È ancora aperto?"
"Si, ho detto di scappare da lì e di chiuderlo."
"Dannazione, è la loro unica via d’uscita, ma non possiamo permettere che
la Covata scappi!"
"Io la soluzione ce l’avrei, Ororo!"
Tempesta si gira di scatto, riconoscendo la voce.
"Logan! Warren!"
"In persona. Mandami là sotto, Ororo. Sai che sono l’unico che può
combattere contro gli schifoidi. Il mio fattore rigenerante mi protegge
dall’infezione."
"Logan, i ragazzi…"
"Sono già perduti. Il caso di Hannah Connover[IV]
era unico. Non si guarisce dall’infezione degli schifoidi!"
Nei sotterranei i
ragazzi continuano la loro fuga. Synch, sincronizzato con i poteri di Jubilee,
illumina la strada mentre Marrow li guida. Primal, sfruttando i suoi sensi rettili,
sta di guardia in fondo alla fila, mentre Jubilee, ormai quasi priva di forze
per il sangue perduto, trascina il corpo esanime di Penance.
"Quanto manca, Marrow?"
"Siamo quasi arrivati. Il tunnel dei Morlock è in fondo a questo
corridoio."
Improvvisamente la parete si trasforma in gas, e appaiono Alchimia e Bolt. Dal
soffitto le lumache di Maggot fanno due buchi da cui si calano il mutante
sudafricano e Husk. Marrow estrae due pugnali d’osso e si rivolge agli altri:
"Correte verso il tunnel. Io faccio fuori questi schifoidi!"
Jubilee, pallida ed esausta, si rivolge a Primal:
"Prendi Penance, muoviti!"
Primal, Synch e Penance scompaiono nell’oscurità, mentre Marrow lotta come una
furia contro i quattro schifoidi. Ma la superiorità numerica si fa sentire, e
ben presto Marrow cade, colpita da una scarica elettrica di Bolt. Jubilee vede
gli schifoidi avanzare verso di lei. Ormai completamente priva di forze, chiude
gli occhi preparandosi al peggio.
Due braccia pelose la afferrano, mentre la voce roca le dice:
"Tranquilla piccola! Hai fatto la tua parte, ora tocca a me!"
"W-Wolvie?" È l’unica cosa che riesce a dire.
Sente Wolverine che la cala dolcemente nel tunnel, apre gli occhi e vede il
canadese chiudere il portello dietro di sé e far saltare la serratura, quindi,
esausta, sviene.
Wolverine si gira. Davanti a lui ci sono i cinque schifoidi, con Marrow in
testa. La ragazza è pronta ad attaccarlo.
"Questa volta non è un allenamento, Sarah. Questa volta faccio sul
serio." SNIKT.
CAPITOLO 3
ERODE AVEVA I CAPELLI BIANCHI
Da GLI INCREDIBILI X-MEN 3
Di Tobia
"Jubilee!"
Primal e Synch sono nei tunnel sotto l’Istituto Xavier. Tra i sensi rettili del
primo e la capacità di sincronizzarsi sulle aure degli altri mutanti del
secondo riescono ad individuare la compagna priva di sensi nelle tenebre.
"Synch, è svenuta! Prendila, io devo portare Penance."
"Ok, ma come usciamo di qui?"
–Ragazzi, fermi dove siete. Siamo venendo a prendervi!–Il messaggio
risuona nelle teste dei due giovani mutanti. In pochi istanti Rogue e Cable
arrivano sul posto. Synch e Primal sono visibilmente sollevati nel vedere i due
X-Men.
"Everett, Adam, state bene? Chi altri c’è con voi?"
"Noi stiamo bene, Rogue, ma Penance è svenuta e Jubilee è quasi
dissanguata."
"Rogue, io trasporto Penance telecineticamente, tu porta Jubilee da
Tempesta. In fretta!"
Rogue afferra Jubilee e vola verso l’esterno. La giovane asiatica riprende
conoscenza per un attimo, e con un filo di voce chiede:
"W-Wolvie?"
"Tranquilla, piccola. Se c’è qualcuno che se la può cavare contro la
Covata quello è Logan!" Mentre pronuncia queste parole Rogue ripensa al
suo ultimo incontro con la Covata, e la sensazione che ha provato quando la
regina si impossessò del suo corpo. All’improvviso non ha più tanta fiducia in
Wolverine.
Nei
sotterranei la battaglia tra Marrow e Wolverine infuria. Gli altri schifoidi
restano a guardare, come rapiti dalla selvaggia bellezza di questa danza
mortale. Ogni volta che un pugnale riesce a penetrare la carne del canadese,
gli artigli di quest’ultimo rispondono a tono. In breve la Morlock inizia a
perdere destrezza, a causa delle numerose ferite. Wolverine con una finta le fa
scoprire il fianco, ed immediatamente la colpisce con un calcio. Marrow si
piega e Wolverine, senza nessuna pietà, le conficca gli artigli appena sotto il
costato. Marrow si accascia a terra mentre un fiotto di sangue le esce dalla
bocca. Lo schifoide emette un urlo lancinante, e Wolverine si volta verso gli
altri alieni ringhiando.
Nell’attico,
Tempesta ha allestito un’infermeria d’emergenza. Molte piante che coltiva,
oltre che una mera funzione estetica, hanno anche un effetto lenitivo sulle
ferite, ed ha provveduto a medicare accuratamente Jubilee. Penance ha ripreso
conoscenza ma non è ancora in grado di muoversi. Anche Nightcrawler è debole,
dopo il suo incontro con gli schifoidi.
"Skin, tu e gli altri ragazzi portate Jubilee e Penance in citta,
all’ambulatorio di Cecilia. Ho fatto il possibile, ma ora hanno bisogno di
assistenza medica."
Mentre i ragazzi portano via i loro compagni, Tempesta fa il punto della
situazione. Cable è in contatto telepatico con Wolverine, quindi ha già appreso
della morte di Marrow. Non vuole darlo a vedere, ma soffre in maniera
terribile. Sarah era una ragazza che stava finalmente cambiando, grazie agli X-Men.
La prima volta che si sono scontrare, Ororo l’aveva giudicata una terrorista, e
le aveva addirituta strappato il cuore. Ma poi ha visto dove è nata e
cresciuta, e se non l’ha giustificata, l’aveva almeno compresa. Per questo dopo
un po’ è riuscita ad accettarla come membro degli X-Men. Ora, a causa della
Covata, è morta, e questo non fa altro che accrescere la rabbia di Ororo verso
questi parassiti galattici.
Nei
sotterranei, mentre Husk, Bolt e Marrow si dileguano, Alchimia trasforma la
composizione chimica dell’aria, aumentando a dismisura la presenza di ossigeno.
All’improvviso il tunnel diventa un inferno, con vortici di fuoco che riempiono
l’aria. Alchimia sorride, ma poco dopo la sagoma infuocata di Wolverine emerge
dalle fiamme. Non fa a tempo a rendersene conto che gli artigli del canadese
gli staccano la testa. Wolverine si siede.
–Wolverine? Tutto bene?–
"Coff, coff… cosa ti pare, Cable? Sono appena stato arrostito da uno
schifoide, di certo non faccio i salti di gioia. Ma il vero problema è che il
fuoco ha bruciato tutto, non riesco a seguire gli odori!"
–Ti guido io, posso rintracciare gli altri alieni telepaticamente.–
"Dammi solo cinque minuti, cocco!"
Nel
frattempo Psylocke, o meglio, il Re delle Ombre, si sta mettendo in
comunicazione con il Centro Ricerche dell’Isola Muir. Ad Amhal Farouk conviene
non suscitare sospetti, continuando a recitare la parte di Elizabeth Braddock.
–Collegamento con l'isola Muir effettuato–
"Moira, sono Elizabeth, rispondi!"
"Ciao Betsy, cosa succede?"
"La Covata, è nella scuola! Devi trasferirci tutte le informazioni
ricavate da Hannah Connover[V]
al più presto."
"Lo faccio immediatamente…"
Psylocke scorre i dati che le sono appena stati inviati. Dovrebbe subito
mettere a conoscenza Tempesta di queste informazioni, ma forse ha l'occasione
di rendere più malleabile la psiche della giovane africana, che più di una
volta non è riuscito a sottomettere.
Wolverine
continua la sua caccia nei sotterranei, mentre Cable lo guida alla scoperta
degli schifoidi. Mentre si aggira per l'infermeria, sente un rumore strano.
"Cable, c'è qualcuno qui con me!"
–Non rilevo nessuno telepaticamente, Logan.–
"Fidati, cocco, mi accorgo quando da cacciatore divento preda…"
Improvvisamente dal pavimento sbucano le due lumache di Maggot, in realtà il
suo stesso apparato digerente dotato di mobilità propria. Logan è preso di
sorpresa, e le due lumache gli saltano addosso. Una di esse gli stacca il
muscolo della coscia con un morso. Wolverine urla per il dolore, e rivolge gli
artigli contro i due esseri. In poco tempo le due lumache sono completamente
dilaniate, mentre un grido di dolore risuona nel corridoio.
–Logan, adesso lo sento, è nel corridoio!–
Wolverine non dice niente, si trascina zoppicando verso il corridoio. Una volta
uscito, vede Maggot contorcersi dal dolore. Ringhiando, gli salta addosso con
gli artigli sguainati.
In
superficie, Tempesta continua a ripetersi che era l'unica via percorribile. Una
volta infettati, è impossibile sfuggire alla Covata. Certo, il caso di Hannah
Connover sembrava aver aperto la strada ad una possibile cura, ma poi non ha
più saputo nulla. Lei una volta è scampata all'infezione, ma per merito
dell'intervento dell'Acanti, e Logan è sopravvissuto solo grazie al suo fattore
rigenerante. Sa bene che deve considerare gli infetti come già perduti, ed
accettare il fatto che debbano essere eliminati per impedire la proliferazione
della Covata, ma questo non allevia il senso di oppressione che prova.
Wolverine
si rialza, lasciando a terra un Maggot irriconoscibile, con un enorme squarcio
all'altezza dello sterno. Il fattore rigenerante è al lavoro, ma la ferita alla
gamba non è di lieve entità.
–Wolverine, Bolt è nella Stanza della Guerra. –
Cable si aspetta una sorta di risposta, ma tutto ciò che percepisce dalla mente
del canadese è l'indirizzarsi verso la preda. Nonostante li abbia allenati
anche lui, Nathan Summers sa bene cosa significano i sacrifici in guerra. Non ha
forse perso un figlio, proprio perché era l'unica maniera per fermare il
nemico? Perdite accettabili, continua a ripetersi.
Wolverine arriva alla Stanza della Guerra, il luogo dove gli X-Men solitamente
pianificano le loro azioni. Ma in questo momente Logan non ha nessuna strategia
in mente. Ormai recuperato l'olfatto, segue l'odore dello schifoide. Sentendosi
braccato, Bolt fa partire una scarica elettrica che colpisce i monitor alle
spalle di Wolverine. L'X-Man piega la gamba sana e si lancia verso il ragazzo.
Gli artigli della mano destra sfondano le orbite del giovane mutante, mentre
con la sinistra trancia di netto la testa dal colla. Wolverine si rialza, la
testa infilzata come un trofeo, ed emette un urlo animale.
Amhal
Farouk ha deciso che ormai la tragedia è compiuta, e per non sollevare altri
sospetti decide di agire come farebbe Psylocke.
"Ororo! Ho appena ricevuto i dati da Moira. Devi immediatamente fermare
Wolverine!"
"Che cosa?"
"Guarda, secondo gli studi di Moira, una cura contro l'infezione della
Covata è possibile! Possiamo ancora salvare i ragazzi!"
Tempesta è shoccata: è stato forse l'odio personale che nutre per la Covata a
spingerla ad autorizzare un'azione così drastica senza valutare le alternative?
Per questo suo errore di valutazione, Marrow e gli altri sono morti.
"Cable, dì a Wolverine di smettere!"
"Non mi sente, Ororo, gli schifoidi lo hanno fatto regredire allo stato
bestiale!"
"Dea! Rogue, vai laggiù e fermalo, prima che commetta altri omicidi!"
È questo ciò che ha fatto? Ha fatto in modo che Logan, uno dei suoi più cari
amici, ritornasse quello che era prima di unirsi agli X-Men, un pericoloso
psicopatico assassino?
Rogue si reca immediatamente nei sotterranei, mentre Cable si mette in contatto
con lei telepaticamente.
–Rogue? Ti guido verso Husk e Lila Cheney, conoscendo la Covata l'ultimo
schifoide sarà andato a proteggere la Regina…–
"Ok, dolcezza, basta che fai in fretta, devo arrivarci prima di Logan, e
stai sicuro che lui le ha già annusate da un bel po'!"
Cable si concentra, ma non riesce a rintracciare i tracciati psichici dei due
schifoidi.
"È impossibile, non possono essere scappati. Tutte le vie d'uscita sono
state chiuse!"
Arcangelo ha come un'illuminazione
"La stanza dove il Prof. X si ritirò per respingere gli Z'Nox! Ecco perché
non riesci a rintracciarli. È schermata psionicamente!"
"Potresti aver ragione, Worthington, e non vedo altre soluzioni." –Rogue,
dirigiti verso la stanza schermata psionicamente, hai presente quale?–
"Non è dove gli altri hanno combattuto Onslaught la prima volta? Mi
ricordo il macello che avevano fatto, vado subito!"
Wolverine
ha seguito l'odore di Lila Cheney dalla Stanza della Guerra. L'odore di Husk,
dati i suoi cambiamenti cutanei, è molto più difficile da seguire, ma sa che se
trova la Regina troverà anche Paige. La porta della stanza è chiusa
ermeticamente, ma Wolverine la squarcia utilizzando i suoi artigli. Davanti a
lui Lila Cheney e Husk sono pronte a combattere. Logan digrigna i denti e si
prepara colpire, quando sopraggiunge Rogue. La bella sudista vede la scena, e
capisce che non c'è un attimo da perdere. Istantaneamente si lancia verso
Wolverine, il quale la colpisce inavvertiamente. Rogue cade a terra, ma
l'evento riporta Wolverine alla realtà.
"Rogue? Cosa diavolo fai, piccola?"
"Coff… Si posso curare, Logan, non ucciderle…"
Wolverine si gira, ritrae gli artigli e vede Husk venire verso di lui con fare
minaccioso. Nonostante le capacita morfiche della giovane mutante infetta,
l'abilità in combattimento di Wolverine si fa sentire e ben presto riesce a
stenderla. La regina, vedendosi perduta, si appresta ad utilizzare i poteri di
teleport di Lila per scappare, ma un raggio di energia la stordisce, e la
figura di Cable si affaccia nella stanza.
"Sono arrivato appena possibile. Mettiamole in stasi, Moira sta già
preparando le attrezzature per curare l'infezione. Gli altri?"
"Non c'è più nessun altro, cocco!" dice Wolverine a voce bassa,
togliendosi la maschera e accendendosi un sigaro.
In prossimità del tunnel dei Morlock, una figura riesce ad aprire il portello
ed a trascinarsi nelle fogne.
INTERLUDIO:
EVOLUTIONARY WAR
Da L’UOMO RAGNO 12
Di Mickey
Wundagore,
nelle stanze private dell’Alto Evoluzionario.
Herbert Edgar Wyndham trova sempre più frustrante la sua condizione umana. E
cerca in ogni modo di liberarsi da quello stato vile (certo, dopo aver
raggiunto lo stato di divinità, difficilmente si può restare semplici umani
molto a lungo). Sta lavorando giorno e notte alla progettazione di una nuova
macchina evolutrice[VI] che
rinverdisca i suoi vecchi fasti. E finalmente ci è riuscito.
L’ha costruita. È molto più sofisticata e mirata della precedente.
Ha chiesto ai suoi Nuovi Uomini di lasciarlo solo, perché sta per sottoporsi
trepidante al suo raggio.
Si chiude in una cabina e con un comando vocale accende la macchina. In pochi
secondi l’abitacolo viene inondato dalle energie evolutive generate dal
fantascientifico apparecchio di Wyndham.
Lo scienziato può sentire il suo stesso DNA alterarsi e condurlo verso una
natura superiore. Avverte l’espansione della sua mente, le possibilità che
vengono offerte al suo corpo. Poi il timer che aveva precedentemente impostato
ferma il processo.
Esce dalla cabina completamente rinnovato. Può ascoltare chiaramente i più reconditi
pensieri dei suoi Nuovi Uomini. Può assumere qualunque aspetto. È qui la vera
essenza della sua umanità: la facoltà di avere il totale controllo del proprio
corpo e della propria mente. I suoi poteri psionici raggiungono le vette
toccate dal giovane Franklin Richards.
Ha fatto tutto questo per ricostruire la Controterra, che ingiustamente gli era
stata sottratta da popoli alieni.
Stavolta non avrebbe sbagliato. Avrebbe creato una specie umana priva di
difetti. Con le sue facoltà mentali sarebbe stato facile cogliere gli errori
nell’evoluzione dell’umanità ed evitarli. Sarebbe stato anche facile assemblare
un pianeta agli antipodi dell’orbita terrestre, radunando asteroidi e detriti
spaziali con la sua illimitata telecinesi. Ma popolare quel pianeta… no.
Franklin Richards era riuscito a creare un intero universo popolato, ma Wyndham
sente che c’era qualcosa, in quel bambino, che sfuggiva addirittura alla sua
comprensione. Non avrebbe potuto popolare la Controterra con un semplice
pensiero. Presto avrebbe creato i suoi Adamo ed Eva in laboratorio… esseri
perfetti da cui tutti gli abitanti della Controterra sarebbero nati. Ma ha
bisogno di accelerare il processo.
Ha sempre visto la clonazione come un grosso ostacolo all’evoluzione. Ma i suoi
Nuovi Uomini – che stavolta non avrebbero avuto niente a che fare con gli
animali – sarebbero già stati al culmine dell’evoluzione umana, quindi non
c’era pericolo. Ha tutti i dati sul processo clonativi elaborati dal suo
discepolo rinnegato Miles Warren, il defunto Sciacallo. Ma se deve popolare la
sua Terra di cloni, deve avere prove tangibili che i loro corpi abbiano la
qualità di quelli naturali. E per scoprirlo, ha bisogno di esami pratici.
Si concentra e usa la sua mente per scovare le sue cavie su tutto il pianeta,
prima, e per teleportarle a Wundagore, poi.
TriCorp Foundation.
Poco
dopo, la mente di Peter Parker viene scossa da un messaggio telepatico.
*Uomo Ragno, sono Charles Xavier. Contatta gli X-men e accorrete a
Wundagore. Sono prigioniero dell'Alto Evoluzionario insieme a Mary Jane Watson,
Ben Reilly e Gwen Stacy. E’ stato uno sforz…*.
Il messaggio si interrompe.
Sul momento Peter non riusce a connettere. Era un messaggio telepatico del
professore Xavier degli X-men. Aveva nominato tre persone vicine a lui...
doveva aver letto nella loro mente e appreso il nesso con l'Uomo Ragno,
avvertendolo. Ok. Mary Jane e Ben prigionieri dell'Alto Evoluzionario? E Gwen
Stacy?
Deve sbrigarsi. Deve avvisare gli X-men. Ma per far questo deve tornare a casa.
Stabilisce un record. In cinque minuti è nel suo attico. È deserto.
”Allora è vero”. Poi sente la piccola May piangere. È rimasta sola. “Oh mio
dio”. La prende in braccio e la calma. Nel frattempo, alza la cornetta e chiama
zia Anne, che soggiorna in un albergo della Grande Mela da qualche giorno, dopo
il ritorno di Mary Jane, indecisa se trasferirsi a Manhattan o meno.
”Zia, vieni a casa! Devo lasciarti la bambina… è una questione urgente!”
”Peter? E’ successo qualcosa a Mary Jane?”
”Anne, niente che non possa risolvere. Solo che lei e Ben non possono
occuparsene, al momento. Siccome vado molto di fretta, la lascerò ai vicini…
non puoi sbagliare, c’è solo un altro appartamento sul piano. Ciao!”
E chiude senza neanche salutare. Recuperato il costume di Ben, che si era
ripromesso di non indossare più, rispolvera da un cassetto una vecchia rubrica
con numeri d'emergenza. La sfoglia e compone con dita tremanti le cifre
interessate. Sta chiamando la scuola dei mutanti di Westchester. Il telefono
squilla a lungo, finché non risponde qualcuno.
”Pronto?”
”Salve, sono l'Uomo Ragno… con chi parlo?”
”Seh, e io sono Babbo Natale” risponde Jubilee.
”Passami Fenice… è urgente.”
Dubbiosa, la ragazza esegue.
”Jean Grey?”
”Sì?”
”Sono l’Uomo Ragno… Peter.”
La mutante usa i suoi poteri per controllare che sia davvero lui. Fa viaggiare
attraverso i cavi del telefono, alla velocità del pensiero, una sonda psichica
che raggiunge l’interlocutore. E rileva qualcos’altro.
”Ragno! Cos’è successo al professore?”
”Cavolo, mi scannerizzi a distanza? Mi ha avvisato che è stato rapito dall’Alto
Evoluzionario.”
”Cosa? Quando? E perché non ha avvisato noi?”
”Ci sono dei miei cari, con lui. Ma non era lì con voi, quando è successo?”
”No… era in città! Andiamo a preparare il Blackbird!”
”Potreste passarmi a prendere? Sarò sulla cima dell’Empire State Building.”
”A dopo, allora.”
Immediatamente, Fenice
ragguaglia i suoi compagni della situazione con un messaggio telepatico.
”Allora, chi viene con me?” chiede.
”Io no” dice Rogue, che era stata ferita nello scontro con la Covata.
”Io rimango a farle compagnia… non posso essere molto d’aiuto, senza poter
usare gli ESP, e poi ho un po’ di mal di testa.”
”Come vuoi, Psylocke. Comunque… Tempesta, vuoi stabilire tu i gruppi e i
dettagli della missione?”
La nera abbassò lo sguardo.
”Cable, te ne occuperesti tu? Dopo quello… che è successo, non credo sia il
caso.”
”Come vuoi, Ororo… allora, saremo della partita io, Tempesta, Fenice,
Arcangelo, Nightcrawler, Bestia, Colosso, Wolverine e l’Uomo Ghiaccio… credo
bastino contro l’Evoluzionario.”
”Allora andiamo.”
Dopo pochi minuti di attesa, l’Uomo Ragno è a bordo del Blackbird.
”Salve a tutti” dice, venendo ricambiato.
”Come va?”chiede.
”Non troppo bene, Ragno” gli risponde Fenice, pensando a quello che era
successo con la Covata “ma ora abbiamo altro a cui pensare. Non sappiamo come
abbia fatto l’Alto Evoluzionario a rapire il professore e i tuoi amici.”
”Chuck non è tipo che si lascia prendere alla sprovvista” interviene Wolverine.
Westchester, Istituto
per Giovani Dotati.
Nessuno sa che il corpo di Psylocke, la telepate ninja, non è più controllato
da Betsy Braddock, la sua legittima proprietaria (bé, su quel “legittima” si
potrebbe discutere ampiamente, ma questa è un’altra storia). Ormai è
completamente in balia di Amahl Farouk, l’entità detta Re delle Ombre, atavica
nemesi degli X-men, e in particolare di Charles Xavier. L’ha posseduta in un
attimo di debolezza, ingannando tutti.
Ha elaborato un piano per sopraffare il gruppo e l’occasione che gli si è
presentata sembra troppo bella per essere vera. Tutti quelli che contano non
c’erano e la sua preda, Rogue, è lì con lui.
Entra nella stanza della compagna di Psylocke, recitando la sua parte.
”Come stai?” le chiede.
”Non preoccuparti, sto bene. Mi dispiace solo di non essermi potuta aggregare
gli altri e di averti bloccata qui.”
”Ma no… mi hai fatto un piacere.”
Sfruttando l’agilità e il potere di quel corpo, salta addosso alla ferita
impugnando una lama psichica. Rogue, completamente rilassata in quel contesto,
non può nemmeno rendersi conto di quello che sta succedendo. Può solo sentire
la lama penetrare nella sua testa e farle perdere i sensi.
”Bene… questa è fatta. Passiamo alla parte più importante del piano” pensa il
Re. Si china sul corpo inerme di Rogue e le da un lungo bacio sulla guancia. La
mutante ha la facoltà di assorbire, al tocco della sua pelle, i poteri e la
psiche della persona con cui viene a contatto. E Farouk lo sa bene. Sente di
essere risucchiato nel corpo di Rogue insieme alla Braddock. Quando il corpo di
Psylocke cade in coma sul pavimento, svuotato di tutto, il Re non perde tempo a
impadronirsi del corpo di Rogue. Betsy cerca di combatterlo, ma inutilmente.
Nei recessi della sua psiche…
*Salve, ragazze… come va?* dice salutando le proiezioni mentali delle
sue vittime. Rogue e Psylocke lo guardano (o meglio, guardano il suo avatar
psichico) attonite.
*Farouk… cos’hai fatto? Cos’hai intenzione di fare?*
*Come al solito voi eroi siete sempre curiosi. Ma soddisferò questa vostra
sete di conoscenza. Non appena i vostri compagni torneranno nell’istituto, sarà
la fine per loro. Assorbirò le loro menti e i loro poteri. E con le mie facoltà
psichiche, vi assicuro che ho il pieno controllo della “maledizione” di Rogue*.
Le due X-girls immaginano con sgomento l’inquietante scenario descritto dal Re
delle Ombre. Non solo avrebbe ottenuto i poteri degli X-men, ma avrebbe avuto
tutte le loro menti in sua balia, lì, prigioniere dei più reconditi anfratti
della sua mente, godendo dinanzi a loro della sua vittoria. Sperano solo che i
loro compagni non si facciano ingannare.
Monte Wundagore, Transia.
Alfine, sono giunti a
destinazione.
”Ora dobbiamo irrompere nella Cittadella” dice Spidey.
”E’ una parola… dovresti conoscere anche tu i suoi Nuovi Uomini” gli dice
Wolvie.
”Non sappiamo come ci accoglieranno” interviene Cable “ma prepariamoci. Non
conosciamo né le intenzioni dell’Evoluzionario né quelle dei suoi lacchè.”
Il Blackbird atterra dolcemente nella valle sottostante al monte. Tempesta e
Arcangelo volano fino al castello dell’Evoluzionario; Nightcrawler vi si
teleporta; l’Uomo Ghiaccio lo raggiunge con una rampa realizzata con i suoi
poteri; Fenice e Cable usano la telecinesi per portare sé e gli altri alle
porte del castello.
Avvertito l’arrivo di intrusi, i Cavalieri di Wundagore non tardano ad
arrivare.
”Chi siete? Cosa volete?” chiede con tono altezzoso Sir Ram.
”Siamo gli X-men e l’Uomo Ragno. Dobbiamo assolutamente parlare con il tuo padrone,
Cavaliere” gli risponde altrettanto decisamente Cable.
”Il padrone ha chiesto di non essere disturbato per nessun motivo, quindi mi
dispiace, ma non potete vederlo” dice Lord Gator.
”Vi dico che è urgente. Non costringeteci a usare la forza” continua Nate
Summers.
Wolverine mostra i suoi artigli. Tempesta vorrebbe risolvere la cosa
pacificamente, ma Cable non sembra voler battere quella strada. In un altro
momento lo avrebbe fermato, ma ora non ne ha proprio la forza e lo lascia fare.
Proprio quando sta per scoppiare un’epica lotta tra le due fazioni, i nostri
scompaiono dal campo di battaglia.
Disorientati da quel teletrasporto improvviso, si ritrovano in un grandissimo
laboratorio, al cospetto di colui con cui volevano parlare: l’Alto Evoluzionario.
”Benvenuti. Sapevo sareste arrivati… e devo congratularmi anche con Charles
Xavier. E’ riuscito a superare i miei inibitori psichici e a lanciare il suo
messaggio d’aiuto.”
Gli X-men e l’Uomo Ragno si guardano intorno. Charles Xavier, Ben Reilly, Mary
Jane Parker e Gwen Stacy sono prigionieri di camere di stasi, collegati a tubi
e cavi per scopi ignoti. Spidey rabbrividisce nel vedere tre delle persone più
importanti della sua vita in quelle condizioni.
”Liberali… tutti” sentenzia Cable.
”Quando avrò finito li riavrete” gli risponde a tono Wyndham.
”Che cosa gli sta facendo!?” grida Tempesta, mentre le sue mani diventano
elettriche.
”Non vi consiglio di mettervi contro di me, umani. Posso fare ciò che voglio di
voi.”
”Ma a cosa diavolo possono servirti?” si chiede Peter Parker.
”Ragno, cos’hanno in comune questi quattro individui?”
Spidey li guarda.
”Qualcosa che ha ossessionato la tua vita per mesi… sono tutti cloni.
Avevo bisogno di studiare la loro natura. Lo sto facendo. Non vi è dato sapere
altro.”
Il Ragno e i mutanti si guardano. Ognuno vorrebbe sapere dall’altro perché sono
“tutti cloni”, ma le spiegazioni non sarebbero arrivate.
”Non ve ne andrete a mani vuote… non preoccupatevi.”
Le camere di stasi si svuotano di liquido, prima, e si aprono, poi, lasciando
libere di uscire le quattro cavie, che tossiscono. Tutte staccano cavi e tubi
dai propri corpi e si alzano… chi può. Il paralitico Xavier arranca sul
pavimento Quando si riambientano, vedono in che situazione assurda sono. Tra
l’altro, sono tutti nudi, e cercano di coprirsi le zone critiche con le mani.
L’Evoluzionario schiocca le dita e i quattro si ritrovano asciutti e vestiti.
”Che non si dica che io non sia un dio misericordioso” profersce altezzosamente
il potente scienziato.
Gli X-men corrono al cospetto di Xavier. Arcangelo prende il professore in
braccio.
”Non preoccupatevi, ragazzi… va tutto bene” sussurra loro.
L’Uomo Ragno invece va a vedere come stanno gli altri. Mary Jane lo abbraccia.
”Peter… non immagini quanto mi sia spaventata.”
”No, lo immagino, cara… voi state bene?” chiede, rivolgendosi a Ben e Gwen, che
rispondono con un cenno del capo. Poi dice: “Gwen… da quanto…”
Peter non sa molto che dire. Il clone di Gwen aveva lasciato New York dopo la
morte dello Sciacallo[VII];
da allora non hs più avuto notizie. Poteva essere anche morta per la
degenerazione tipica dei cloni.
”Vero, Peter…”
”Dove sei stata tutto questo tempo?”
”Vivo ad Atlantic City… faccio una vita semplice… mi faccio chiamare Helen
Spacey, che ricorda un po’ il nome della madre di Gwen… e faccio la
segretaria.”
”Mi fa piacere che tu sia riuscita a costruirti una vita, dopo tutto quello che
è successo. Ma ne parliamo fra due minuti, gli X-men se ne stanno andando e sul
Blackbird potremo parlare.”
”Aspettate – dice a voce alta Wyndham “ve ne andate così, senza salutare, senza
neanche farmi divertire un po’?”
Gli eroi si guardano perplessi. Che diavolo vuole ancora?
Lo capiscono quando improvvisamente l’Uomo Ragno e Ben Reilly levitano. Con un
gesto della mano, l’Evoluzionario li fa scontrare. Mary Jane grida. Dove prima
ce n’erano due, adesso c’è un solo Peter Parker.
”Come vorrei poter studiare meglio questo caso” dice soddisfatto Wyndham “tre
incarnazioni diverse di un uomo in uno stesso corpo e in una stessa mente. Non
mi era mai capitato di avere originale e clone nello stesso luogo… né di poter
fare questo.”
Il nuovo Peter Parker si accarezza la testa, scosso. Ha sentito le parole del
semidio e si rende conto che non mentiva. Ora è “Peter Parker”, nelle sue più
complete e diverse sfaccettature. Non è né Peter Parker, né Ben Reilly, né
Kaine. Era “Peter”. In un certo senso, non si è mai sentito così bene, così
completo, così... Ma presto quella sensazione di benessere finisce, quando l’Alto
Evoluzionario separa nuovamente Peter Parker da Ben Reilly/Kaine.
”Per quanto tu possa essere potente, non puoi giocare con la vita degli altri
in questo modo!” gli gridava Mary Jane, che a malapena ha capito quello che è
successo.
”Hai ragione, donna. Devo scusarmi per il mio atteggiamento, che non si confà
ad un dio. Ora potete andare, avete la mia autorizzazione.”
Prima di andarsene, uno Spidey in stato confusionale si reca, con una certa
soggezione, dall’Alto Evoluzionario.
”Non so cosa tu abbia in mente, ma se metterai ancora in pericolo i miei cari o
se ti prenderai ancora gioco di me, non mi limiterò a farti una pacifica
visita… spero di essere stato chiaro.”
”Non mi fai paura, Ragno. Per niente. Ma capisco i tuoi sentimenti. Non
preoccuparti, presto questo pianeta non rientrerà più nei miei interessi… ora
vattene.”
L’Uomo Ragno eseguisce.
A bordo del Blackbird.
- … così, mi sono ritrovato a Wundagore, con Herbert Wyndham davanti. Ero un
po’ spaesato. Un secondo dopo, ero semi-cosciente, in quella vasca, e avevo grosse difficoltà a usare i miei
poteri. Un grosso sforzo e ho capito chi erano i prigionieri accanto a me.
Potevo fare un solo altro sforzo… un breve messaggio telepatico diretto ad
un’altra persona… e ho scelto l’Uomo Ragno, mi sembrava il più coinvolto e il
più adatto – spiega Charles Xavier alla sua ciurma.
- Ma probabilmente è stato tutto inutile… l’Evoluzionario forse vi avrebbe
liberato dopo l’uso, come ha fatto – commenta Colosso.
- Nel dubbio, meglio essere intervenuti – risponde Angelo.
- Perlomeno ha detto che lascerà la Terra, o qualcosa del genere – riferisce
Spidey.
- Già… un problema in meno – conclude la Bestia.
Dopo
discussioni varie, il Blackbird raggiungqe New York.
- Allora, dove vi lasciamo? – chiede la Bestia, che pilota il mezzo.
- Sul tetto di quel grattacielo, se non è di troppo disturbo – dice Spidey,
indicando l’edificio in cui abitano.
- No problem.
Gli eroi si salutano e lasciano i loro ospiti a destinazione.
CAPITOLO 4
LE OMBRE DI FAROUK
Da GLI INCREDIBILI X-MEN 4
Di Tobia & Mickey
Westchester,
tarda sera. Appena tornati da Wundagore, dopo aver salvato il professor Xavier
dalle grinfie dell'Alto, gli X-Men tornano all'Istituto per sistemare le
proprie faccende.
Wolverine imbraccia la moto e saluta gli altri. Lo scontro con la Covata
l'aveva visto nel ruolo di boia. Ha tanta esperienza da sapere che erano
perdite necessarie, almeno alla luce di ciò che sapevano sulla Covata. Ma la
scoperta di una cura ha cambiato le carte in tavola, e ha trasformato Logan da
eroe ad assassino. O almeno questo è quello che per un attimo gli è parso di
leggere negli occhi di Nightcrawler… Deve smettere di pensarci, e tornare a New
York, per vedere cosa resta del suo appartamento.
Anche Bestia e l'Uomo Ghiaccio tornano verso New York, per fare visita ai
genitori di Bobby Drake e comunicargli la sua decisione di tornare in pianta
stabile negli X-Men. Colosso si unisce a loro: ha un aereo che lo aspetta,
destinazione Mosca. Tra due giorni è l'anniversario della morte dei suoi
genitori, e vuole raggiungere la loro tomba. Fenice e il Prof. X lasciano la
scuola insieme ai ragazzi di Generation X, per portare Lila Cheney e Paige
Guthrie all'Isola Muir, dove potranno curarle dall'infezione della Covata. Una
Jubilee ancora convalescente guarda allontanarsi la Harley Davidson di
Wolverine con un sospiro.
Arcangelo
sta per tornare da Psylocke, nella sua camera, quando incontra nei corridoi
Rogue, con cui la ragazza era rimasta.
"Rogue, tutto ok? Dov'è Betsy?"
"Betsy? Non preoccuparti... sta riposando. Era stremata"
"Stremata?"
"Già. Non chiedermi perché. Lasciala riposare".
Amahl Farouk, che ha preso il controllo di Rogue e assorbito Psylocke dentro il
suo nuovo corpo, vuole ritardare il più possibile la scoperta della sua cospirazione
contro gli X-men. Ma nemmeno lui può fermare Arcangelo senza insospettirlo.
Warren entra in camera, sommessamente, e vede la sua amata riposare tra le
coperte. Sorride. Senza sapere che la ragazza è praticamente in coma... e la
sua mente intrappolata nel corpo di Rogue.
-Warren...- lamenta la Braddock, mentre poteva osservare il suo amante
attraverso gli occhi di Rogue.
-Mi dispiace, Betsy, che tu stia soffrendo così... sai, credo che presto il
ragazzo si unirà a voi-
Rogue e Betsy sospirano, in attesa della salvezza.
Warren fa per spiccare il volo dal terrazzino, ma sente le mani di Rogue che
gli afferrano la testa e lo baciano appassionatamente. Dopo un primo istante di
smarrimento, sente che la sua psiche viene assorbita dalla sudista. In quel momento,
dentro la sua testa sente la risata del Re delle Ombre.
Warren cerca di resistere, ma Farouk gli fa rivivere i momenti più atroci della
sua vita: la perdita delle ali, la trasformazione da parte di Apocalisse, la
morte di Candy Southern per mano di Cameron Hodge…
-Curioso, Worthington, come la tua vita sia stata completamente rovinata da
quella sciocca chimera che è il sogno di Xavier! Ed è ancora più curioso il
fatto che, nonostante tu abbia ormai quasi smesso di crederci, continui a
lottare per esso!-
In breve tempo, il Re delle Ombre ha completamente annichilito la volontà di
Warren, e si prepara alla sua prossima preda.
Nightcrawler
è nei sotterranei, e sta analizzando il corridoio che porta al tunnel dei
Morlock. Dopo lo scontro con la Covata, hanno recuperato i corpi di Alchimia,
Maggot e Bolt, ma quello di Marrow sembrava essersi carbonizzato nel rogo
causato da Alchimia. Eppure sembrerebbe che qualcuno sia strisciato fino al
tunnel. Potrebbero essere le tracce di Jubilee, o dello stesso Wolverine, ma
gli sembra strano che siano resistite all'incendio.
"Kurt?"
"Rogue, sempre a tua disposizione!"
Nightcrawler si volta, ma ciò che vede lo sconvolge: Rogue ha la pelle blu e le
ali piumate di Arcangelo. Farouk, vedendosi scoperto, vola nella sua direzione,
evitando di utilizzare le ampie ali di Warren in uno spazio così limitato.
Nightcrawler capisce che la sua compagna non è padrona di sé, e si
teletrasporta alle sue spalle istintivamente.
Farouk si rende conto che i corpo di Rogue possiede un potere che nemmeno lei
sapeva utilizzare: una sorta di settimo senso, assorbito anch'esso da Carol
Danvers, che le permette di prevenire i pericoli. Grazie a questo, riesce ad
anticipare con un decimo di secondo la mossa di Nightcrawler e, sfruttando le
conoscenze ninja di Psylocke, riesce a colpirlo con una lama psichica.
Nightcrawler, accecato dal dolore, tenta una mossa disperata. Fa guizzare la
coda, in modo che per un istante tocchi in volto di Rogue. Nelle sue intenzioni
lo shoc per l'assorbimento improvviso avrebbe dovuto lasciarli il tempo per
teleportarsi e avvertire gli altri. Ma Rogue ride divertita, e Nightcrawler la
sente parlare con la voce del Re delle Ombre:
"Poveri, stupidi X-Men! Credevate davvero che il potere di Rogue fosse
incontrollabile? È una bugia, la verità è che la ragazza aveva una paura
terribile di essere toccata, a livello talmente inconscio che anche per me non
è stato facile scoprirlo!"
Rogue bacia Nightcrawler, e ben presto dei corti peli blu le crescono sulla
pelle azzurra, le dita diventano tre per mano e le cresce la coda demoniaca.
Unite alle ossa cave, le ali, il teletrasporto, la superforza, la telepatia, il
volo e il settimo senso, Farouk si ritrova inebriato di potere. Ora può
affrontare una delle sue prede preferite, Tempesta.
Kurt
Wagner si ritrova perso in una sorta di limbo, che riconosce immediatamente
come il piano astrale. Riesce a scorgere le sagome di Rogue, Psylocke e
Arcangelo, ma sono come prigionieri di una gabbia invisibile. Cerca di
avvicinarsi verso di loro, ma inizia a sentire delle voci:
"Mostro!"
"Demonio!"
"Figlio di Satana!"
Si gira, e vede una folla inferocita inseguirlo con torce e forconi. Scappa da
loro, ma non riesce a seminarli. Vede il Professor Xavier, su una sedia a
rotelle che osserva la scena.
"Professore! Mi aiuti, mi salvi!"
Xavier si gira verso di lui e si alza dalla sedia
"Kurt, non c'è posto per te nei miei X-Men! Se devo lottare per
l'integrazione dei mutanti nella società, devo proporre dei modelli
accettabili. Non certo un diavolo dal pelo blu!" Mentre dice queste
parole, si trasforma progressivamente in Onslaught. Kurt, terrorizzato e
deluso, scappa ancora, quando incappa in Mystica.
"Madre, aiutami almeno tu!"
"Hai detto madre? Figliolo, non hai ancora capito niente!"
La folla ormai gli è addosso, e Kurt si rannicchia su sé stesso, ormai stanco
di scappare. All'improvviso la folla si fonde, ed emerge la figura del Re delle
Ombre.
-Kurt Wagner, sei stato un piacevole divertimento. È incredibile come tu
riesca a nascondere i tuoi tormenti in presenza dei tuoi compagni. Rovistando
nella tua psiche ho scoperto molte cose interessanti!-
Tempesta
è nel suo attico. È giusto che mantenga ancora il comando degli X-Men? Ciclope
non avrebbe commesso un errore come il suo, dettato solo dalla rabbia e dalla
sete di vendetta. Il solo nome della Covata l'ha resa incapace di organizzare
un'offensiva ragionata. A causa della sua rabbia, quattro ragazzi sono morti…
Quattro ragazzi che erano arrivati alla scuola di Xavier con la speranza di
crescere imparando a sfruttare al meglio i loro poteri, con l'aspettativa di
essere al sicuro… All'improvviso il tetto è divelto. Alzando gli occhi Ororo
può vedere la sagoma di Rogue, che ha assunto anche le caratteristiche fisiche
degli altri X-Men. Intuisce subito che la sua compagna è posseduta da un
fattore esterno.
"Cosa succede? Chi sei?"
"Non mi riconosci Ororo?"
"Farouk! Sei riuscito a liberarti dalla prigione in cui ti aveva rinchiuso
Psylocke?"
"Già, giusto in tempo per assistere al tuo fallimento come comandante
degli X-Men!"
"No!" Tempesta si alza in volo e crea un potente vortice.
"Si, Ororo! Da quanto desideravo scontrarmi con te, Dea dei Venti!"
"Cosa stai dicendo?"
"Fin da quando eri una bambina io ti avevo già notata[VIII],
avevo sentito il grande potenziale che avevi… Ho cercato di farti mia già due
volte, ma non ci sono mai riuscito! Ora è giunto il momento, stavolta non ci
sono i Nuovi Mutanti o Gambit che possono correre in tuo aiuto![IX]"
Tempesta
scarica contro il Re delle Ombre un fulmine, ma il malvagio si teletrasporta
alle spalle della bella africana. Intuendo il pericolo, Ororo crea un potente
vento dietro di sé. Faruok, grazie alle ali di Arcangelo, riesce a resistere.
Si avvicina ad Ororo e la stringe in un abbraccio soffocante.
"Lasciami, Farouk!"
"No, per adesso mi servono i tuoi poteri, ma poi sarai perfetta come mia
Regina delle Ombre! Voglio che tu sia cosciente per ricordare questo!"
Dicendo questo blocca Ororo telepaticamente e le da un bacio. Ororo,
inorridita, non può fare a meno di pensare come il contatto con la pelle di
Rogue non sortisca effetti. Improvvisamente, il Re delle Ombre assorbe anche i
suoi poteri. Il cielo si fa cupo, tuoni e fulmini iniziano a guizzare per il
cielo.
Nella
mente di Tempesta si formano migliaia di immagini. Ororo si ritrova nel buio
claustrofobico dei sotterranei, immobilizzata dalla paura. Vede passare
Wolverine. Sa che deve fermarlo, non deve lasciargli uccidere i ragazzi,
possono ancora salvarli. Ma tutto questo le muore in gola, mentre la
claustrofobia continua a farle salire il battito cardiaco. Improvvisamente
qualcosa di freddo le tocca la spalla. Ororo si gira di scatto, e vede il
cadavere di Marrow. Le verrebbe naturale urlare, ma si blocca. Non riesce
neanche a respirare. Dall'oscurità emerge la sagoma di Amahl Farouk.
-Tranquilla Ororo, non sei sola. Ci sono io qui con te, tra le tenebre…-
Dicendo queste parole, si china su Ororo, compiendo una sorta di stupro psichico.
La volontà di Ororo si sgretola.
Nel
mondo fisico, il Re delle Ombre è ebbro di potere.
"Si!!! Il potere è mio! Mi manca solo un ultimo tassello!"
Volge in basso lo sguardo. Cable è in piedi, lo osserva mentre impugna la
Psi-Mitar.
Nel
giardino della villa, Gateway osserva impassibile il tempo. Niente di quello
che succede sembra interessarlo. Volge lo sguardo verso le stelle, Marte in
particolare, e sembrerebbe tradire una sorta di preoccupazione.
Farouk
volteggia davanti alla villa. Davanti a lui, la fonte di un potere immenso, che
ha lasciato per ultimo di proposito, come dessert. Dopo aver sconfitto
Nathaniel Summers, Cable, niente potrà più fermarlo. Nathan è un ragazzo dagli
enormi poteri psionici... ma non può mostrare il suo pieno potenziale a causa
del virus tecnorganico. Ma Amahl non avrebbe avuto questo inconveniente.
Senza parlare, Cable rivolge verso il nemico l'arma che convoglia i suoi poteri
psionici e scarica una raffica telepatica. Farouk la evita, va in picchiata
verso l'X-Man più recente materializzando la lama psichica nel pugno chiuso.
Nathan para il colpo con la Psi-Mitar, ma Amahl lo colpisce con un fulmine,
teleportandosi alle sue spalle e atterrandolo con un pugno.
"Complimenti, Cable. Sento un potere psichico di grandissima entità dentro
di te, sommando i tuoi poteri ai miei avrò un potere ben superiore a quello di
Xavier. Così dicendo avvolge la coda attorno alla testa di Cable, assorbendo i
suoi poteri. Il corpo di Rogue viene invaso dalle energie mutanti di
Nathaniel... e ciò risulta quasi fatale. Era diventato un ricettacolo di
energie mutanti e psichiche... ma si stava lentamente avvicinando alla soglia
di sopportazione, al punto di rottura... assorbire le ingenti energie di Cable
era troppo e non l'aveva calcolato.
I limiti vengono superati, e Amahl Farouk sente quasi bruciare il suo nuovo
corpo... strabordante di logoranti energie psioniche. Sopraffatto dal dolore e
dalla paura, si lascia andare, abbandonando l'involucro. E con lui, tutto il
resto.
Rogue sta quasi per esplodere. Rilascia tutta l'energia assorbita in una
velocissima onda, che, investendo i membri degli X-men vittime del Re delle
Ombre, provoca crisi compulsive nei loro corpi inerti, ridonando loro mente e
poteri.
Cable si rialza, e controlla
telepaticamente le condizioni degli altri.
-Stanno tutti bene a quanto pare… almeno fisicamente" Mentre pensa queste
parole, guarda Tempesta, in lacrime.
-Cable?-
-Elizabeth? Cosa c'è?-
-Ho fatto una ricerca sul piano astrale. Il Re delle Ombre è sparito!-
-Penseremo a lui un'altra volta.-
Rogue
distoglie l'amica dal suo dialogo telepatico con Cable.
"Perlomeno, in tutta questa storia, c'è un lato positivo!"
"Quale?"
"Non so esattamente cosa mi sia successo a livello psicofisico, dopo
quest'esperienza... ma ora so che ho il completo controllo dei miei
poteri."
"Cosa? Vuoi dire che...?"
"Già. Posso decidere quando e cosa assorbire... e soprattutto lo posso
ridare. Ho intenzione di fare presto visita a Cody... finalmente potrà guarire."
"Ne sei sicura? Non è detto che le barriere psicologiche che Farouk ha
superato si possano abbattere così facilmente!"
"Ma ora so che posso farlo, Betsy! È questo l'essenziale."
"E Remy?"
"Non lo so. Questa sarebbe l'occasione che aspettavo da tempo per iniziare
un rapporto serio con lui... ma sono cambiate così tante cose. Non so né se io
lo voglio né se lo vuole lui... è sempre in giro per il mondo."
"Credo dovresti parlarne con lui."
"Adesso non credo di averne la forza, io... sono troppo provata per
affrontare una discussione così importante con lui..."
Il suono
di una Ferrari rimbomba per il giardino. Remy LeBeau, Gambit, scende osservando
il tetto e il caos in cui si ritrova la scuola. Cable lo vede e gli si avvicina
minaccioso.
"Dove diavolo sei stato, LeBeau? Sai cosa è successo in tua assenza?"
"Calma, mon ami. È stata un'emergenza, ero in Europa, vi posso
spiegare…"
"Spiegare cosa? Quattro ragazzini sono morti mentre tu eri in giro per il
mondo, abbiamo rischiato che il Re delle Ombre prendesse possesso di tutti noi,
mentre tu fuggevi le tue responsabilità!"
"Responsabilità?"
"Si, responsabilità, se fai parte degli X-Men devi assumertene le
responsabilità, non ci servono membri part-time!"
"Tempestina, di qualcosa a questo bestione! Non sono disposto a farmi
processare dall'ultimo arrivato!"
Ororo si volta verso Remy. Non sa più cosa pensare, cosa dire…
"Vedetevela da soli… Ormai gli X-Men non sono più il mio posto!"
Pronunciando queste parole, Tempesta si alza sulle ali dei venti e sparisce nella
notte.
"Cosa diavolo !?!"
"Mon dieu! Cosa le prende?"
"Non lo so, LeBeau, ma senza Tempesta a garantire per te, ti avverto che
le cose saranno più dure."
"Ah, sì? Beh, ti dirò, non vedo perché dovrei rimanere, allora!"
Fa per rientrare in macchina, quando vede Rogue che assiste alla scena dal
terrazzino.
-Non salire in macchina, dolcezza. Non farlo.-
-Fermami, cherie. Dimmi qualcosa. Fammi restare.-
Ma nessuno dei due traduce i pensieri in azioni, e la Ferrari riparte lasciando
l'istituto.
Nel
frattempo Arcangelo ha raggiunto Psylocke
"Betty, devi scusarmi... sono stato uno stupido a non capire
subito..."
"Scherzi, Warren? Non potevi assolutamente immaginarlo"
"Certo non avrei mai pensato che il Re si sarebbe liberato per un motivo
così... futile"
I due sorridono.
"L'importante è che sia acqua passata. Ora mi sento di nuovo me stessa, in
tutti sensi... senza ESP, mi sentivo mutilata, handicappata... ora posso
percepire la realtà di nuovo come un tempo"
"Sembra quasi che quest'esperienza ci abbia rafforzato tutti"
"Lo credo anch'io"
"Io, invece, non ne sarei così sicuro!"
Cable, appena rientrato, si siede in una poltrona e ripensa allo status della squadra, priva di Tempesta e Gambit. Dove
finiranno?
FINE
[I] Gli Incredibili X-Men 122 (Marvel Italia)
[II] Capitan Bretagna (Play Book 8, Play Press)
[III] GLI INCREDIBILI X-MEN 2001 (MarvelIT)
[IV] X-Men: La Covata (Marvel Mix 14, Marvel Italia)
[V] Idem
[VI] Come visto su DIFENSORI 6
[VII] L’Uomo Ragno 192 (Marvel Italia)
[VIII] Leggete la miniserie TEMPESTA su MarvelIT Presenta.
[IX] Gli Incredibili X-Men 44, per esempio